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Nasce Spaxs, la nuova Spac di Corrado Passera

La nuova società, che porta la firma dell’ex Ministro del governo Monti e di Andrea Clamer, ex responsabile Npl di Banca Ifis, punta ad affermarsi tra le maggiori Spac d’Italia. È nata Spaxs, la nuova Spac (Special purpose acquisition company) che porta la firma di Corrado Passera. L’ex Ministro per lo sviluppo economico del governo Monti è sceso nuovamente in campo nel mondo della finanza e delle banche e in partnership con Andrea Clamer, ex responsabile della divisione Npl di Banca Ifis ha dato il via a quella che punta ad essere una tra le più grandi Spac del Paese.

La nuova società di Passera è orientata sui servizi finanziari e mira all’acquisizione di una società del settore, con l’obiettivo di creare un operatore attivo nei servizi delle Piccole medie imprese, dei non performing loans e nell’offerta di servizi ad alto tasso di digitalizzazione.
I titoli della Spac, che si propone di raccogliere 400 milioni di euro (con la speranza di arrivare oltre i 500), saranno collocati a investitori istituzionali e qualificati tra il 15 e il 26 gennaio. Nei prossimi mesi inoltre, ulteriori promotori andranno a completare il team della nuova società di scopo. Infine, a inizio febbraio Spaxs verrà quotata all’AIM Italia (Mercato Alternativo del Capitale) di Piazza Affari.

“Spaxs” ha affermato lo stesso Passera “è un’iniziativa che risponde ad un’esigenza dell’economia reale. Il progetto si rivolgerà infatti al mondo delle Pmi con potenziale di sviluppo, anche se in situazioni di difficoltà. Sempre nelle Pmi, opereremo nell’acquisto e gestione di Npl”.

L’obiettivo è quello di aggregare o ricapitalizzare le società più promettenti entro 18 mesi dall’IPO (initial public offering) e procedere ad una business combination, a guida dello stesso Passera, in qualità di ad di Spaxs, e da un team di promotori e manager che riporteranno direttamente a lui. L’IPO partirà il 15 gennaio e si concluderà il 26 dello stesso mese. Ad essa è abbinata anche l’offerta di warrant (5 warrant ogni 10 azioni ordinarie), ma ne verrà assegnato uno al momento dell’IPO e quattro al momento della business combination. Trascorso un anno, ai possessori dei warrant verranno assegnate gratuitamente un’azione ordinaria ogni cinque warrant posseduti. I promotori investiranno nell’iniziativa il 3% della raccolta. Il 20% delle azioni speciali sarà convertito alla business combination nel rapporto di 6 titoli ordinari per ogni azione speciale, mentre l’80% delle azioni speciali sarà convertito al raggiungimento di un prezzo di Borsa pari a 15 euro nel rapporto di 8 azioni ordinarie per ogni titolo speciale. A valle della business combination e della diluizione derivante dalla conversione dei warrant in mano agli azionisti ordinari, le azioni speciali rappresenteranno circa il 15-16% del capitale ordinario.

A cura della Redazione
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