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Banca Ifis, dal 2015 dimezzato lo stock NPE

Secondo il Market Watch NPL di Banca Ifis, lo stock NPE delle banche italiane è diminuito del 53% rispetto a fine 2015, in linea con la media europea del 48%
Banca Ifis ha pubblicato di recente l’edizione di gennaio del Market Watch NPL in cui analizza nel dettaglio il mercato dei crediti deteriorati in Italia. Alla fine del terzo trimestre del 2019, lo stock di NPE in seno alle banche italiane si attestava a 159 miliardi di euro, dimezzato rispetto al picco del 2015 (341 miliardi). La riduzione del 53% è in linea con il trend europeo del 48%.
Lo scorso anno le transazioni dei portafogli Npl hanno raggiunto i 32 miliardi di euro, a cui si aggiungono 6 miliardi di transazioni Utp. Per il 2020 sono attesi 37 miliardi di euro in nuove transazioni Npl e altri 7 miliardi di operazioni di vendita per le inadempienze probabili.
Lo studio registra il calo delle sofferenze bancarie. Alla fine del terzo trimestre del 2019 lo stock di Npl ammontava a 86 miliardi di euro (-115 miliardi da fine 2015). La previsione di chiusura del 2019 vede lo stock di Npl in ulteriore discesa a 77 miliardi di euro, mentre l’indice di copertura è ad oggi sopra il 60%.
Negli ultimi due anni è aumentata inoltre la quota di portafoglio secured, ovvero i crediti garantiti da garanzie reali (compresi gli immobili), che hanno raggiunto il 28% dei 32 miliardi di Npl ceduti. A questi si aggiungono un 23% di portafogli misti, prevalentemente secured.
L’analisi di Banca Ifis si sofferma anche sulla Gacs, la garanzia pubblica. Secondo lo studio, dal 2016 al 2019 le banche hanno ceduto sul mercato (grazie alla Gacs) 70 miliardi di euro di crediti deteriorati, per un totale di 24 cartolarizzazioni. Per il 2020 la stima è di 6 miliardi di euro di Npl ceduti tramite la garanzia statale.
Infine, sul fronte investitori Banca Ifis si conferma al secondo posto con 18,6 miliardi di Npl rilevati per il quadriennio 2015/19, preceduta unicamente da Quaestio (29,2 miliardi). Tra i venditori invece spiccano nelle prime posizioni, Unicredit con 41,5 miliardi di euro, Mps con 32,8 miliardi, Banco Bpm con 16,3 miliardi e Intesa Sanpaolo con 13,8 miliardi.

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