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Credito, dal Dl Crescita un comitato ad hoc per il Fintech

Le commissioni Bilancio e Finanza della Camera hanno approvato un emendamento al decreto crescita per l’istituzione di una comitato nazionale per il Fintech
Il Ministero dell’Economia (insieme a Bankitalia, Consob e Ivass) prova a far decollare il Fintech in Italia, grazie a un emendamento al Dl Crescita, a firma di Alberto Gusmeroli (Lega Nord). L’emendamento in questione è stato approvato nei giorni scorsi dalle commissioni Bilancio e Finanza della Camera e prevede l’istituzione di un comitato nazionale per il Fintech, oltre a una sandbox (ovvero la sperimentazione con criteri di accesso semplificati) per incentivare la blockchain e l’intelligenza artificiale nel settore finanziario, creditizio e assicurativo.
Il Comitato Fintech avrà il compito di individuare obiettivi, definire programmi e favorire lo sviluppo della tecno finanza, anche in cooperazione con entità estere. Inoltre, è chiamato a formulare proposte di intervento normativo ed agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e le autorità. I membri permanenti del comitato saranno il ministro dell’Economia e delle Finanze, il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro per gli Affari Europei, la Banca d’Italia, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’Agenzia per l’Italia Digitale, e l’Agenzia delle Entrate. Infine, le autorità potranno stipulare accordi con università e centri di ricerca per facilitare la formazione del personale e per studiare l’applicazione delle tecnologie alla loro attività istituzionale.
“Promuovere, supportare l’imprenditoria, stimolare la competizione sul mercato, assicurare la protezione adeguata dei consumatori, degli investitori e del mercato dei capitali, favorire il raccordo tra le istituzioni: questi” ha spiegato Giulio Centemero, capogruppo della Lega in commissione Finanze e relatore al Dl Crescita “sono gli obiettivi che con questo emendamento si vogliono raggiungere e che ritengo necessari per stimolare la crescita dei nuovi modelli di business emergenti, ma anche per adeguare le normative finanziarie al ritmo delle aziende più innovative. Le fintech di casa nostra non dovranno più andare all’estero per crescere, ma trovare, nel loro paese, un contesto favorevole, un ecosistema competitivo e capace di attrarre anche attori esteri”. L’emendamento stabilisce inoltre che Bankitalia, Consob e Ivass producano annualmente una relazione d’analisi sul settore.

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