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Gestione del credito, al via nuova prassi di riferimento

Acmi ha avviato un progetto con Uni per creare una nuova prassi di riferimento specifica per il settore del credito.
Acmi, Associazione Credit Manager Italia, in collaborazione con l’ente di normazione Uni, ha avviato un nuovo progetto per la costituzione di una prassi di riferimento per il settore del credito. Nello specifico, la prassi in via di elaborazione servirà a definire l’intero processo del servizio di gestione del credito, oltre ai requisiti, in termini di conoscenze, abilità e competenze, delle figure professionali che vi si occupano. Considerate le frequenti richieste di tutela da parte del mercato, Acmi si è mossa allo scopo di rendere disponibile un documento che sensibilizzi ed aiuti i consumatori e gli stakeholder ad orientarsi su una base comune di riferimento. La prassi potrà quindi essere utilizzata al fine di certificare l’intero processo di servizio di gestione ed erogazione del credito. Lo step successivo è quello di arrivare ad una norma vera e propria per avere una piena rispondenza alla legge 4/2013.
Vale la pena di ricordare, che una prassi di riferimento non è una norma a tutti gli effetti, bensì un documento para-normativo sviluppato da un’associazione che ne effettua la richiesta e sotto la supervisione di Uni. La prassi di riferimento nasce con l’obiettivo di rispondere alle frequenti sollecitazioni del mercato su una determinata tematica, definendo dei requisiti per la valutazione della conformità. Redatta in un massimo di otto mesi dall’approvazione della richiesta, la prassi ha una durata limitata nel tempo. Dopo due anni dalla pubblicazione infatti, può essere trasformata in un documento normativo vero e proprio oppure, alla scadenza del quinto anno di vita, in caso contrario viene ritirata. Tuttavia, in termini strutturali non vi è una grande differenza tra una norma e una prassi: la principale discriminante sta nel fatto che una norma per essere consultata dev’essere acquistata, mentre una prassi può essere scaricata liberamente e gratuitamente dal sito di Uni.
Acmi, associazione che da sempre opera per una corretta gestione del credito, sta sperimentando inoltre una serie di attività di certificazione dei propri soci in allineamento ai requisiti della legge 4/2013 relativa alle professioni non organizzate, tra le quali appunto spicca la figura del Credit Manager, in albi e ruoli. Attraverso gli esami di certificazione allineati al modello Iso 17024, erogati da Intertek Italia, Acmi ha avviato anche il processo di rilascio degli attestati di qualità del servizio del professionista come richiesto dalla legge 4/2013. Appena verrà pubblicata la prassi di riferimento gli esami di certificazione verranno erogati sulla base della stessa.
A cura della Redazione
© Riproduzione riservata

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