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Legge 130 sulle cartolarizzazioni: quali le possibili novità?

La nuova proposta vuole permettere alle spv di comprare il credito e contemporaneamente l’immobile ad esso collegato, con il vantaggio che la società di leasing potrebbe cedere l’intero pacchetto e rientrare del credito molto più rapidamente e a valutazioni più alte.

La legge attuale permette alle società di veicolo (spv) solamente di comprare i crediti (quindi i canoni di leasing non pagati), mentre gli immobili o i beni strumentali sottostanti al contratto restano di proprietà della società di leasing. Quindi l’unico modo che hanno le società di leasing per liberarsi degli Npl è cedere i crediti come unsecured (cioè senza garanzia e quindi intorno al 3­5% del valore lordo) e poi valorizzare a parte i beni a garanzia. Ciò comporta che le società di leasing non riescano a rientrare presto dal credito e che spesso si creino scompensi e difficoltà non indifferenti nei bilanci.

Le modifiche alla legge 130 sulle cartolarizzazioni che proprio in questi giorni si stanno discutendo vorrebbero aiutare da un lato le società di leasing a smaltire i loro Npl e dall’altro le banche a smaltire il monte delle inadempienze probabili.

La legge 130 andrebbe modificata anche per un secondo aspetto: le inadempienze probabili, ovvero quei crediti verso aziende in difficoltà che ancora non sono stati classificati a sofferenza, ma che, con i nuovi principi contabili, in bilancio peseranno ancora di più.
Attualmente i veicoli di cartolarizzazione non possono acquistare credito ed erogare contemporaneamente anche nuova finanza. L’idea sarebbe di permettere l’industrializzazione del processo, facendo in modo che le spv possano acquistare i crediti ed erogare finanza alle aziende debitrici.

Milano Finanza riporta le parole di Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze della Camera: «Trovare metodi efficienti di gestione e smaltimento degli Npl e di quei crediti che rischiano di diventarlo è un compito da addetti ai lavori, ma il legislatore deve saper cogliere gli spunti che arrivano dal mercato e tradurli in un quadro normativo efficiente. Proprio per stimolare questo continuo dialogo tra mercato e politica ho promosso un osservatorio dedicato al settore degli Npl cui partecipano esperti del comparto bancario, servicer e operatori specializzati, enti istituzionali, studi professionali e associazioni. Presto organizzeremo un seminario sul tema alla Camera».

A cura di Karen Giacomello
©Riproduzione riservata

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