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Detective privati incastrano un dipendente pubblico

L’Eav fa pedinare un suo dipendente e scopre la truffa

P.B. dal 2003 autista dell’Eav, azienda del trasporto pubblico della regione Campania, è stato licenziato dopo che la stessa azienda lo ha fatto pedinare da dei detective privati. La sentenza definitiva è arrivata nei giorni scorsi dalla sezione “Lavoro e Previdenza” del Tribunale di Napoli, visto che l’uomo aveva presentato ricorso. L’autista beneficiava dei permessi retribuiti (legge 104) per accudire la madre portatrice di handicap. L’Eav gli aveva concesso tre giorni al mese, ma a seguito di alcune segnalazioni, si era affidata ad un’agenzia investigativa per accertarsi dell’onestà del proprio lavoratore. A quel punto gli 007, appostati sotto casa della madre, scoprono che nei giorni in cui gode dei permessi, l’uomo fa tutt’altro.

Secondo il report investigativo (messo agli atti) l’Eav a marzo 2017 contesta a P.B. “di non essersi mai recato presso l’abitazione dell’assistita nei giorni di domenica 11 e di domenica 18 dicembre 2016”. In particolare, continua la nota “di tanto in tanto, si vede a bordo dell’auto a lui in uso, transitare in direzione del cimitero, per poi ridiscendere in direzione della propria abitazione, senza fermarsi presso l’abitazione della madre. Quanto al 18 dicembre il soggetto non si è visto giungere presso l’abitazione della madre dalle 9 fino alle successive 19 circa, ad eccezion fatta delle ore 12.50 circa, quando si nota transitare il soggetto sul luogo di abitazione della madre; vi rimane all’incirca mezz’ora finché si vede uscire e portarsi in direzione centro”.

Scatta quindi il licenziamento e la sospensione dello stipendio. A questo punto l’uomo presenta ricorso dichiarando che “nei giorni per i quali avevo chiesto permessi facevo assistenza a mia madre. La prima domenica avevo fatto la notte da mia madre, poi mi sono allontanato perché ero stanco, sono andato a casa mia a riposare ma andavo e venivo. Ciò è avvenuto anche il secondo giorno”. Il giudice Paolo Scognamiglio però rigetta il ricorso e sostiene le ragioni dell’azienda. “Il beneficio (ovvero i permessi retribuiti previsti dalla legge 104) – dichiara lo stesso – non serve a “recuperare energie”, confermando così la correttezza della scelta dell’azienda di licenziarlo. Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, si ritiene soddisfatto del responso del Tribunale di Napoli aggiungendo che la conferma del licenziamento è “ un atto rigoroso e necessario per tutelare la stragrande maggioranza dei lavoratori Eav che lavorano con impegno e lealtà”.

Da notare che qualche mese prima l’azienda aveva già sospeso tre dipendenti che abusavano della legge 104, grazie alla collaborazione dei detective privati. La sentenza emessa dal giudice ha di fatto ridotto le richieste di permessi da parte dei dipendenti Eav.

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