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In arrivo il tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati

Nel corso dell’ultimo incontro tra i rappresentanti di Federpol e delle Istituzioni è stata confermata la realizzazione del tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati
Il tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati è in fase di realizzazione. È quanto emerso nel corso dell’ultima sessione della Commissione Consultiva Centrale, tenutasi il 14 marzo scorso presso il Ministero dell’Interno. All’incontro hanno presenziato i rappresentanti di Federpol – Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni, le Informazioni e la Sicurezza -, Pier Luigi Orlando (Presidente Comitato Studi Legislativi) insieme al collega Lino Crignano (Vice Presidente Federpol) e i rappresentati delle Istituzioni, in capo al sottosegretario dell’Interno, l’On. Nicola Molteni. All’ordine del giorno, la “Discussione sulla bozza del decreto del Ministro dell’Interno, recante l’individuazione dei requisiti minimi professionale e di formazione delle guardie particolari giurate ai sensi dell’emendamento 217; art. 138, secondo comma, del T.U.L.P.S. di cui al R.D. 18 giugno 1931, n. 773”.
Durante la riunione i rappresentanti delle Istituzioni, in vece della D.ssa Laura Ceretto, hanno assicurato che il “progetto per il tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati è in fase di ultimazione e finalmente realizzato”. Infatti, il Poligrafico dello Stato, pochi giorni fa, ha fatto pervenire al Ministero una bozza grafica del tesserino e per la realizzazione definitiva sono in attesa dell’approvazione da parte del Mef.
L’incontro è stato anche un’occasione di confronto per i rappresentanti di Federpol che hanno esposto al Governo alcune criticità del settore, riguardanti da un lato l’inquadramento normativo e dall’altro la formazione degli investigatori privati. Sul primo aspetto, Orlando ha ricordato al Ministero la necessità di aggiornare il D.M. 269/2010 che regola il comparto della sicurezza complementare e delle investigazioni private. Sull’altro fronte, la necessità di sviluppare e normare la formazione e gli aggiornamenti professionali dei detective privati.
Pier Luigi Orlando è stato inoltre ospite della puntata del 15 marzo di TG2 Italia, insieme al Rappresentate Unione Camere Penali, l’avv. Fabio Frattini. Nel corso dell’intervista, il rappresentante di Federpol ha discusso di formazione, costi e tempi delle investigazioni private. Tra gli argomenti in ballo, anche i limiti stringenti imposti dalla normativa sulla privacy, che influiscono non poco nelle indagini e per il quale Federpol ha istaurato un tavolo di confronto con l’Autorità. Infine, una panoramica sui servizi svolti dagli investigatori privati, di cui le indagini aziendali ricoprono i due terzi del totale, nonostante siano ancora appannaggio delle grandi aziende, o come ha sottolineato Orlando di quelle “illuminate”.

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