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Possiamo riconoscere diversi tipi di profili psicologici?

Personalità delinea unicità

La personalità è ciò che rende “se stessi”. Delinea la tua unicità.
Un esempio che si può fare è il confronto e la differenza “caratteriale” tra due fratelli.

Tuo fratello potrebbe essere tranquillo e riservato, mentre tua sorella potrebbe essere un vulcano in piena eruzione.
La personalità però non è da analizzare solo per definire le sfumature caratteriali ma anche per scovare atteggiamenti devianti, che sono tali non solo per chi li pratica ma anche per coloro che convivono con gli stessi.
Le personalità che descriverò rappresentano delle dipendenze che il più delle volte non vengono nemmeno notate.

Il primo è Il profilo psicologico con la dipendenza da internet. Ovvero quando una persona fisica organizza le proprie giornate in base a quello che offre la Rete.
Le cinque categorie comportamentali più frequenti sono: la dipendenza dal sesso virtuale e dalla pornografia, la dipendenza da relazioni nate in rete, il “sovraccarico di notizie” (cioè una specie di “abbuffata” di nozioni attraverso i motori di ricerca), e, infine, la dipendenza dai giochi virtuali che implicano la creazione di una vita parallela.
Sono presenti fattori ben precisi che facilitano l'instaurarsi di questa dipendenza, quali: l'anonimato garantito dalla rete, che permette, per esempio, di esprimere fantasie sessuali che vengono represse o nascoste nella quotidianità, la pronta disponibilità di materiale, il più delle volte scaricabile in forma gratuita e l'evasione mentale dai problemi della vita reale.
I primi sintomi di inadeguatezza in un confronto sociale reale rispetto ad uno virtuale possono essere caratterizzati da una mancata voglia al dialogo diretto, da un’apatia nei confronti della vita di tutti i giorno (ad esempio: parlare con il vicino di casa, andare a fare spesa e confrontarsi i con la commessa…) ed un’iper-emotività espressa con una forte sensibilità o un essere particolarmente suscettibile nei confronti degli altri.

Successivamente potrei citare il “Love addicted” ovvero il dipendente affettivo.
La dipendenza, l’esasperazione di un sentimento e l’eccessivo senso del controllo è la tomba dell’amore. Niente di più semplice, niente di più scontato ma anche niente di più vero.
Dipendenza non vuol dire amare tanto, bensì equivale a non amare affatto. La persona dipendente affettivamente fatica a prendere decisioni in autonomia, si dimostra sottomessa e cerca costantemente rassicurazioni perché si sente persa se qualcuno non si prende cura di lei.
Il dipendente ha un vero e proprio terrore dell'abbandono e cade in preda ad uno sconvolgente disorientamento quando qualche relazione importante finisce.
Per evitarlo, è disposto a tollerare cose spiacevoli, degradanti e umilianti perché, sentendosi profondamente inadeguato, sente di dover fare i salti mortali per guadagnarsi un po' di amore.
Ecco, allora, eserciti di bravi bambini o solerti crocerossine, amabili, diligenti e pronti a sacrificarsi per amore dell'altro, a qualsiasi costo.
Costo che il più delle volte viene ripagato con un tradimento da parte del “partner sano” o da profonde depressioni nate dalla persona dipendente.
Il love addicted è maestro nel prendersi cura degli altri, ma completamente incapace a prendersi cura di se stesso.

Queste tre tipologie di profili psicologici, hanno come comune denominatore la paura. La paura di crescere, di affrontare il proprio partner, o qualche lato nascosto del proprio “Io”. Credo che la paura sia una minaccia costante nella vita che la ospita, nelle relazioni che tendono a sgretolarsi o più semplicemente nella tranquillità che tante, troppe volte spaventa. L’individualità si costruisce con gli anni, e come NOI abbiamo avuto la costanza di farla sbocciare sempre e solo NOI abbiamo il potere di perderla.
Mantenere il proprio carattere, la propria personalità e saper agire in base a questi, è una ricchezza che può essere la risposta alle situazioni più complicate che ci si presentano in tutte le sfaccettature della nostra vita.

di Jessica Occhipinti – www.jessicaocchipinti.it
© Riproduzione riservata

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