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Vacanze tranquille? Magari. Ma tenete in tasca il numero del detective

Sottrazioni di beni in case abbandonate, furti di cuori sulle spiagge o nelle città spopolate.


33 milioni e mezzo d’italiani. Tutti a rischio, tutti più o meno nello stesso periodo.
È il numero, impressionante anche in tempi di “crisi”, di coloro che tra giugno e agosto, grosso modo, andranno o sono andati in vacanza quest’anno. Sono addirittura più di quanti hanno goduto le meritate ferie lontano da casa nel 2016. Poco importa che il budget sia leggermente più ridotto, che in media i soggiorni calino da poco più di due settimane a 1,7, che solo nei primi cinque mesi dell’anno siano state avanzate oltre 60mila richieste di finanziamento per dilazionare il costo della villeggiatura nei mesi o addirittura negli anni successivi. Il dato, anzi, conferma la tendenza: a ogni costo, anche indebitandosi, in vacanza bisogna proprio andare.

Il bisogno alla base è sempre quello: staccare, rilassarsi, divertirsi, dimenticare per un po’ le ansie e lo stress della vita quotidiana, le preoccupazioni e i ritmi serrati del lavoro.
Attenzione però: l’eccessivo relax e la voglia di allontanare i pensieri nascondono sempre qualche insidia. In estate, più d’una. E almeno un paio, purtroppo, sono pane per i denti di investigatori e società di vigilanza.

Agosto, case vuote per lunghi intervalli e spesso a isolati interi, se non a quartieri. E inquilini beatamente sguazzanti nella battigia di bagni nostrani o isole greche, oppure a godere il fresco e il verde di Alpi e Appennini. Magari – quasi di sicuro – postando più volte al giorno sui social network panorami, tramonti e performance sportive o mangerecce. Confermando in modo plateale l’assenza dall’abitazione e la distanza dai propri beni virtualmente davanti a chiunque sia “interessato”. E la piaga dei furti tra le mura casalinghe, lo sappiamo bene, sperimenta nelle settimane estive uno tra i climax annuali. In questo periodo si concentra buona parte di un fenomeno che, secondo il Censis, negli ultimi dieci anni appare più che raddoppiato. Solo nel 2015 l’incremento è stato del 5,9%. Si contano circa 689 ingressi non desiderati al giorno, come media annuale, presumibilmente ben più elevata nel corso dell’estate.
Gli italiani si difendono principalmente rafforzando i dispositivi di sicurezza di porte e finestre (27%), poi installando impianti d’allarme (22%) e solo nel 5% dei casi con i propri mezzi. Pochi coloro che stipulano una polizza a risarcimento dei danni subiti (11%). Il 9%, infine, decide di affidarsi alla guardia di un cane. Il dato che però sorprende è che, nonostante il pericolo percepito, quasi un italiano su due (46%) ammette di non aver provveduto ad adottare alcun metodo per proteggere la propria casa.

Oggi tutti gli strumenti elencati sono disponibili in soluzioni avanzate e sicure, ben più affidabili di un tempo, grazie a tecnica e tecnologia: largo, quindi, a efficaci sistemi di sorveglianza video. Che scoraggiano, certo, ma anche ove non riescano in questo primo compito facilitano poi le cose a chi dovrà indagare e, ebbene sì, rischiano davvero di consentire l’identificazione dei malandrini e magari anche la restituzione dell’eventuale maltolto. Ma noi, da professionisti e vecchie volpi del settore, ci permettiamo di elargire un ulteriore consiglio: oltre che sorvegliare, fate anche tenere d’occhio la casa. Niente meglio della sorveglianza affidata a professionisti della vigilanza privata ed eseguita con scrupolo funziona da deterrente e mette in difficoltà i propositi dei delinquenti.

Ma agosto significa pure… moglie mia non ti conosco. Per tacere del marito. Anche qui, non scopriamo l’acqua calda. E anche qui galeotti furono, sono e saranno la voglia di evasione e il desiderio di uscire dalla routine. Spiega lo psicologo: “Molti pensano che in estate si possa realizzare ciò che non si riesce a fare durante l’anno. Si ha voglia di libertà, non tanto di trasgressione, quanto di rilassamento. C’è una duplice componente oggettiva in tutto questo, sia fisica sia emotiva”. E noi, sempre i soliti cinici e ben informati aggiungiamo di nostro: l’occasione fa l’uomo ladro – vedi sopra – e uomo e donna traditori. Il copione più diffuso è noto: lui in città tutta la settimana, lontano da sguardi indiscreti, lei in vacanza da sola o con figli. Occhio non vede, cuore non duole. Per il momento.
Prevenire è meglio che curare, si dice. Ma se la prevenzione non fosse stata contemplata o sufficiente e il sospetto invece cresce, al ritorno, tra sms e sospiri sospetti? Ebbene, che ve lo diciamo a fare? Italiane e italiani, i detective d’Italia sono a vostra disposizione. Per sorvegliare discretamente oppure svelare e inchiodare adulteri e fedifraghi di ogni genere, forma e dimensione.
L’estate non sta finendo, si avvia al bollente giro di boa e sulle spiagge è il momento di… tirare i remi della gelosia in barca.
Buone vacanze.

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